sexta-feira, 4 de fevereiro de 2011

Oggi Caterina Maniaci su Libero riferisce la storia raccontata da Malachi Martin in Windswept House e relativa al presunto rito satanico compiuto nella Cappella Paolina la notte del 29 Giugno 1963, a pochi giorni dall'elezione di Papa Paolo VI, aggiungendo qualche interessante dettaglio.

CHE VI AVEVO DETTO?


di Francesco Colafemmina

Oggi Caterina Maniaci su Libero riferisce la storia raccontata da Malachi Martin in Windswept House e relativa al presunto rito satanico compiuto nella Cappella Paolina la notte del 29 Giugno 1963, a pochi giorni dall'elezione di Papa Paolo VI, aggiungendo qualche interessante dettaglio.


Oggi possiamo dire che, stando a voci provenienti dal Palazzo Apostolico, il Papa avrebbe riconsacrato l'intera Cappella, come riferito dalla stessa Maniaci.

Chi avrebbe partecipato al rito nel 1963 secondo Malachi Martin? Cardinali (lui fa intendere almeno Villot e Casaroli), Vescovi, laici e un "legato prussiano" (laico e luterano?) che dispone di una sorta di mandato superiore per l'intronizzazione di Satana in Vaticano. Inoltre in una intervista a The New American del 9 giugno 1997 Malachi Martin affermò al giornalista Mac Manus quanto segue:

Giornalista: "Il suo libro comincia con una vivida descrizione di una Messa Nera sacrilega tenutasi nel 1963 a Charleston, Sud Carolina. E' realmente avvenuta? (nel romanzo "Windswept House" Martin racconta di un rito avvenuto contemporaneamente a Charleston e in Cappella Paolina, leggere il mio articolo per maggiori dettagli n.d.r.)"

Martin: "Sì accadde. E la partecipazione telefonica di alcuni alti ufficiali del Vaticano è anche un fatto. La giovane donna che fu forzata a partecipare al rituale satanico è viva e fortunatamente, si è sposata e conduce una vita normale. Lei ha fornito dettagli riguardo all'evento."

Aggiunse poi:

Martin: "Fra i cardinali e la gerarchia ci sono satanisti, omosessuali, anti-papisti e cooperatori per la realizzazione di un nuovo ordine mondiale..."

Fantascienza? Complottismo danbrowniano? Può darsi. Come può darsi che Martin fosse un mero ciarlatano.

Chiariamo però qualche fatto architettonico-artistico:

1. La Cappella Paolina all'epoca di Pio XI (l'altare è allestito per la Reposizione).

2. Negli anni '60 sull'altare c'erano i ceri e il crocifisso. In alto al centro un riquadro con l'immagine della Vergine.

3. In questa foto del 1978 (Conclave di Giovanni Paolo I o Giovanni Paolo I) vediamo che l'immagine della Vergine è scomparsa e l'altare è spoglio, privo anche del crocifisso. Anche la cantoria è scomparsa. Saranno tutte casualità?

4. Nel 2009 viene riconsacrato l'altare, staccato dal muro, dopo un lungo restauro della Cappella.

Qui di seguito un estratto dall'articolo di Caterina Maniaci pubblicato quest'oggi su Libero:

30 giugno 2009. Viene presentata alla stampa la Cappella Paolina restaurata, nel cuore delPalazzo Apostolico Vaticano. Da molti anni chiusa e inutilizzata, sebbene presenti due affreschi di grandissima importanza artistica, dipinti da Michelangelo. Anche l’altare è stato tolto e ricollocato. La Cappella è anche il luogo dove si riuniscono i cardinali all’inizio del conclave, prima di spostarsi nella vicina Cappella Sistina per i giuramenti solenni e l’inizio delle procedure previste. Proprio su questo luogo grandioso, ma sconosciuto ai più, proprio sul fatto che l’altare fosse stato tolto e ricollocato erano circolate varie ipotesi, tra cui quella che l’altare e l’intera cappella fossero state riconsacrate, con un lungo rito, da papa Benedetto XVI. La riconsacrazione è prevista quando,in un luogo sacro, sono stati compiuti atti sacrileghi, blasfemi o violenti. Che cosa sarebbe potuto succedere, in quella cappella? Qualche giorno fa è uscito, in Italia, un libro scritto da due autori inglesi, Stephen Klimczuk e Gerald Warner di Craigenmaddie, intitolato “Guida ai luoghi più segreti del mondo” (Castelvecchi editore). Un volume che dedica molte pagine a Roma e al Vaticano. In esso si parla dettagliatamente della Cappella Paolina, indicato appunto come un luogo depositario di segreti. Gli autori citano, a loro volta, il vaticanista, insegnante ed ex gesuita Malachi Martin, molto noto negli Usa per numerosi best seller.Secondo Martin, infatti, raccontano gli autori, la Cappella Paolina «avrebbe bisogno di un esorcista piuttosto che di un restauro d’arte». Prima della sua morte nel 1999, il vaticanista rivelò che il suo romanzo, WindsweptHouse (“La casa spazzata dal vento”) «era sostanzialmente basato su una cerimonia che si svolse realmente a Roma agli inizi degli anni Sessanta. Secondoil libro, alcuni ecclesiastici importanti, in completa segretezza e apostasia, celebrarono il 29 giugno del 1963, nella Cappella Paolina, un rituale funesto con lo scopo di “introniz zare Satana” per inaugurare “l’era di Satana”». Martin, poi, in altri saggi, ha sostenuto l’esistenza di congreghe sataniste in America, gestite da sacerdoti cattolici e – orrore nell’orrore – dediti alla pedofilia, il che si collegherebbe anche ai terribili casi scoperti e denunciati a partire dal 2000."

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