segunda-feira, 6 de setembro de 2010

L'USO DEL LATINO NELLE CELEBRAZIONI PONTIFICIE IN GRAN BRETAGNA . LA RIFORMA DELLA RIFORMA DI BENEDETTO XVI

Dall'agenzia heraldscotland alcune novità circa il viaggio apostolico di papa Benedetto in terra inglese.

In un'intervista con The Herald, pubblicata oggi, monsignor Guido Marini, maestro delle cerimonie pontificie, ci anticipa che il Prefazio e il Canone (le parti piu' significative) saranno recitate in Latino. [prassi ben nota nelle celebrazioni papali]


Mons. Marini ha dichiarato: "Per tutte le Messe celebrate nel Regno Unito, il Prefazio e il Canone saranno recitati in latino. Ciò che il Santo Padre si riserva di utilizzare in latino è per sottolineare l'universalità della fede e la continuità della Chiesa ".

Il Canone è la parte più significativa della Messa in quanto precede e segue la consacrazione.
Mons. Marini ha inoltre rivelato una nuova traduzione inglese della Messa, che sarà introdotta il prossimo anno, sarà l'aderenza al latino originale usato dalla Chiesa per 1500 anni prima del Concilio Vaticano del 1960. Parti di esso saranno recitate a Bellahouston per la prima volta.

LA RIFORMA DELLA RIFORMA DI BENEDETTO XVI


Pubblichiamo una parte dell'interista edita dal sito inglese Catholic Sentinel rilasciata da mons. Guido Marini in concomitanza del viaggio apostolico di Benedetto XI in Gran Bretagna. La traduzione è nostra.

Nel 2001, il futuro Papa Benedetto XVI ha definito il nuovo movimento liturgico come un progetto per "risvegliare il senso interiore della sacralità". L'allora cardinale Joseph Ratzinger, scrisse: "La cosa più importante oggi è quella di acquisire di nuovo un rispetto per la liturgia e la consapevolezza che non è aperta alla manipolazione. Per imparare ancora una volta a riconoscere nella sua natura, una creazione vivente che cresce ed è stata data come dono attraverso il quale noi partecipiamo alla liturgia celeste. " Rinunciare a cercare in essa la nostra auto-realizzazione, al fine di vedere un dono".
Il maestro delle celebrazioni pontificie, mons. Guido Marini, per anni ha auspicato una "riforma della riforma" della liturgia cattolica. Un movimento di rinnovamento sarebbe "in grado di operare una riforma della riforma, o meglio, spostare un passo più avanti nella comprensione dello spirito autentico della liturgia e della sua celebrazione", ha detto mons. Marini. Il liturgista del Papa ha detto che l'obiettivo del nuovo movimento della riforma "sarebbe quello di portare avanti la riforma della liturgia che i padri conciliari avevano lanciato" ma che "non sempre, nella sua attuazione pratica, ha trovato un adempimento tempestivo e felice". Mons. Marini ha aggiunto che "alcuni individui sono riusciti a sconvolgere la liturgia della Chiesa in vari modi, con il pretesto di un elaborata creatività. Ciò è stato fatto per motivi di adattamento alla situazione locale e alle esigenze della comunità, quindi di appropriarsi del diritto di sottrarre, aggiungere o modificare il rito liturgico nel perseguimento di fini soggettivi ed emotivi ".
Egli ha definito tali cambiamenti "follia casuale". 
 
fonte:http://monsguidomarini.blogspot.com/